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ING, protagonista dell’eastwest lunch, illustra il futuro dell’Healthcare tra digitalizzazione e sostenibilità

Giovedì 10 aprile si è svolto l’eastwest Lunch del 10 aprile, a Milano, con ING come protagonista dell’incontro. La tavola rotonda, promossa da eastwest e moderata dal direttore Giuseppe Scognamiglio, ha riunito esponenti istituzionali, esperti del settore Healthcare e rappresentanti dell’industria farmaceutica e della finanza. Un’occasione di confronto su come trasformare la sanità in un driver strategico per la crescita, l’innovazione e l’autonomia del sistema Paese.

Tra gli ospiti, i vertici di Moderna, Menarini, Ardian, Scharper, Ecupharma, Acarpia e Italfarmaco, che hanno portato punti di vista operativi sulle esigenze di chi opera ogni giorno in prima linea nell’innovazione biomedicale. Un filo conduttore comune è emerso con forza: servono investimenti strutturali, continuità di visione e strumenti finanziari adeguati per far sì che l’Italia non sia solo mercato di consumo sanitario, ma anche piattaforma produttiva e di ricerca.

Durante l’incontro sono stati affrontati alcuni dei temi più urgenti per il settore sanitario, dalla digitalizzazione dei servizi alla necessità di coniugare sostenibilità ambientale ed efficienza nei processi, aprendo uno spazio di riflessione sulle opportunità che si celano in un settore strategico per il futuro del Paese. I rappresentanti di ING hanno condiviso la visione strategica che guida oggi il gruppo nel Paese, illustrando come l’Italia sia diventata un tassello sempre più importante nello sviluppo internazionale della banca. Con oltre 1.200 dipendenti e una presenza storica attiva dal 1979, ING Italia si sta preparando a un importante salto di scala, con l’obiettivo dichiarato di raddoppiare il proprio volume d’affari entro il 2028. Un’ambizione sostenuta dalla strategia globale Growing The Difference, che orienta le priorità di crescita su tre pilastri: network internazionale, competenza settoriale e leadership in sostenibilità.

Proprio questi temi hanno animato il dialogo: il ruolo delle banche nel promuovere la transizione sostenibile, la necessità di creare sinergie tra pubblico e privato, e il potenziale del settore sanitario nel guidare un cambiamento strutturale. In particolare, è stato evidenziato come il comparto Healthcare rappresenti oggi una delle aree di maggiore sviluppo per ING a livello globale, con un team dedicato anche in Italia e circa 100 professionisti nel mondo impegnati nel supportare le aziende del settore.

“In un mondo sempre più interconnesso, la tutela della salute è diventata una questione di geopolitica – ha sottolineato Giuseppe Scognamiglio –. Dobbiamo spingere i decisori della politica a rivitalizzare organizzazioni internazionali come l’OMS, unico foro possibile dove convogliare risorse e strategie credibili ed efficaci. Occasioni di confronto come questa, che mettono insieme istituzioni, finanza e industria, sono preziose per costruire visioni comuni. ING, con la sua vocazione internazionale e il forte radicamento in Italia, può essere un acceleratore di questo processo.”

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