Attualità

Giuseppe Scognamiglio: “Fiducia nell’amministrazione americana”.

Giuseppe Scognamiglio, diplomatico e direttore della rivista di geopolitica EastWest, è intervenuto su InBlu2000 per commentare la liberazione di Cecilia Sala e altri temi di attualità geopolitica.

“Il successo di questa operazione è frutto di un lavoro di squadra che ha visto protagonisti tre figure chiave della diplomazia italiana: Fabrizio Saggio, Maria Angela Zappia e Paola Amadei, quest’ultima ambasciatrice a Teheran e tenace negoziatrice,” ha dichiarato Scognamiglio, sottolineando il ruolo strategico di ogni attore coinvolto.

Entrando nel merito delle modalità, Scognamiglio ha ipotizzato un possibile collegamento con uno scambio legato alla figura di Abedini, nonostante le smentite ufficiali: “Credo sia evidente che le due operazioni siano collegate. Anche la Santa Sede ha giocato un ruolo importante, come già accaduto in passato in vicende legate alla gestione di ostaggi. La vera novità, però, è stata l’intervento della Premier, che ha dimostrato coraggio, una dote non comune tra i leader politici.”

Infine, l’esperto ha espresso alcune considerazioni sulla politica statunitense e sull’imminente secondo mandato di Donald Trump: “La mia vera preoccupazione è che la classe dirigente americana non riesca più a selezionare candidati credibili per la Casa Bianca. Non parlo solo di Trump, ma anche di Biden. Com’è possibile che tutto il mondo si fosse accorto che non era un candidato all’altezza, mentre loro no? Tuttavia, pur essendo culturalmente improvvisato, Trump non è un pericolo epocale. Ho fiducia nella capacità di resistenza e filtro dell’amministrazione americana.”

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